Rassegna “Parole di Frontiera”

straordinario successo di pubblico

Con la presentazione del libro di Vincenzo Schettini, “La fisica che ci piace” è terminata, con un nuovo successo di pubblico, la Rassegna “Parole di Frontiera” svoltasi fa febbraio ad aprile nell’agorà della biblioteca Acclavio.

La Rassegna, che è stata un omaggio ad Alessandro Leogrande, è stata co-organizzata dal Comune di Taranto, da Programma Sviluppo con il supporto dei I Presidi del Libro.

 Ad aprire i pomeriggi d’autore, lo scorso 2 febbraio, è stato Paolo Bricco, che ha presentato il libro “Adriano Olivetti, un italiano del 900” (Rizzoli, 2022), insieme a lui sono stati affrontati i temi legati alle “frontiere del lavoro e dell’innovazione”.

 Il secondo appuntamento della rassegna, il 27 febbraio, ha ospitato Franco Arminio, che ha presentato il suo libro “Studi sull’amore” (Einaudi, 2022), con lui sono state approfondite le “frontiere del verso e dello sguardo”.

  nel terzo incontro, il 10 marzo, Fabio Bacà ha presentato il suo libro “Nova” (Adelphi e Book, 2021), in questo appuntamento sono state toccate le “frontiere dell’essere e della consapevolezza”.

 Quarto ed ultimo appuntamento con i Pomeriggi d’autore, nell’ambito della rassegna “Parole di Frontiera”, il 17 aprile, con Vincenzo Schettini e “La fisica che ci piace” (Mondadori, 2022), con lui è stato affrontato il tema delle “frontiere del digitale e della divulgazione”.

Ogni appuntamento è stato salutato da una considerevole partecipazione di pubblico, peraltro sempre parte attiva in tutti gli incontri.

 La rassegna – insieme: ai gruppi di lettura rivolti agli Istituti Superiori, agli incontri con gli alunni e alunne della scuola primaria, alla possibilità di poter leggere e studiare in biblioteca – rientra nelle attività di promozione alla lettura. Confermando il ruolo strategico, in termini di inclusività, partecipazione e promozione culturale, della Biblioteca Comunale Acclavio.

Presentazione del libro Ad Alta Voce di Massimo Mapelli

Agorà della Biblioteca Acclavio

Ad alta voce è il racconto di trent’anni di giornalismo vissuti in prima persona. Dalla formazione e gli esordi con l’esperienza di Rai Stereo Notte alla lunga marcia verso il praticantato e la conquista di una assunzione in pianta stabile dopo dieci anni di lavoro precario e le collaborazioni nella carta stampata e in televisione tra stampa periodica, la Rai e Tmc News.

C’è il vissuto delle esperienze da inviato in Italia e all’estero anche al seguito delle missioni militari.

I momenti epocali, in diretta da piazza San Pietro e in conduzione nei giorni della fine del pontificato di Giovanni Paolo II.

Gli approfondimenti, dall’inchiesta al documenta- rio e le grandi interviste. Il racconto del lavoro in Antartide e nelle regioni dell’Artico per spiegare gli effetti del riscaldamento globale e delle calamità come il terremoto dell’Aquila e il vertice del G8.

La cronaca giudiziaria e il lavoro sui grandi processi dalla revisione del caso Calabresi, da cui nacque la rubrica dal carcere di Adriano Sofri, fino al delitto di Meredith Kercher.

Il rapporto, raccontato senza reticenze, con editori e direttori, da Sandro Curzi ad Antonio Lubrano. E, dopo la nascita de La7, da Nino Rizzo Nervo a Giulio Giustiniani, da Antonello Piroso fino all’era Mentana. Questo libro è una riflessione sulla professione giornalistica, sul presente e il futuro dell’editoria. Attraverso un racconto che si snoda in un arco di tempo in cui tutto è cambiato. Fino all’era dei social media, delle fake news e dopo l’impatto della guerra in Ucraina e della pandemia del coronavirus sulle nostre vite.

L’autore Massimo Mapelli

Massimo Mapelli (Bari 1967), giornalista professionista, lavora al Tg La7 dove ricopre l’incarico di vice-capo della redazione Cronaca e di inviato. Negli ultimi anni si è occupato di importanti in- chieste giudiziarie e ha seguito grandi fatti di cronaca in Italia e all’estero. Ha maturato particolari competenze nei settori Giustizia, Sicurezza, Difesa e Geopolitica. Ha realizzato reportage, interviste e approfondi- menti anche per le rubriche e gli speciali del Telegiornale di La7, di cui ha condotto l’edizione della notte e la Rassegna Stampa. Docente di giornalismo televisivo e di tecnica del linguaggio radiofonico è autore di studi e pubblicazioni di critica letteraria e sociologia delle comunicazioni di massa.

Presentazione “Chiamatemi Leo”

Un successo di pubblico ha salutato, nell’agorà della Biblioteca Acclavio, la presentazione della biografia “Chiamtemi Leo” curata da Roberta Morleo, Scorpione Editrice.

Biografia di Leo Pantaleo scritta da Roberta Morleo. «Il volume tratta la figura di Leo Pantaleo nato ad Alberobello il 27 dicembre del 1939 e morto a Taranto il 13 aprile del 2017. Attore, regista, costumista, pittore. È stato autore di numerosi testi teatrali e ha operato in numerosi teatri italiani. Leo Pantaleo, è stato inserito tra i personaggi illustri del MUDIT (Museo dei personaggi illustri tarantini). Prima appunti, poi diario, questo testo è stato per anni cantiere, sempre aperto, di annotazioni veloci, percezioni scolpite a penna e tumulti del cuore. È diventato libro solo grazie ai miei tanti amici, agli amici di Leo e al tempo, che ha reso ancor più grande, sempre di più, tutto ciò che ho avuto la fortuna, immensa, di conoscere da molto vicino.» (l’autrice)

La dedica, dell’autrice Roberta Morleo, alla città di Taranto e alla Biblioteca Acclavio.

“Parole di Frontiera”, alla biblioteca “Acclavio” Vincenzo Schettini e il suo “La fisica che ci piace”.

Ticket gratuiti su Eventbrite

Ultimo appuntamento con la rassegna letteraria “Parole di Frontiera”, organizzata dal Comune di Taranto e da “Programma Sviluppo” con il supporto de “I Presìdi del Libro Taranto”. Protagonista e ospite dell’incontro in programma lunedì 17 aprile alle 16:30, nella Biblioteca Comunale “Pietro Acclavio”, sarà Vincenzo Schettini, il professore di Fisica più amato del web, che presenterà il suo libro “La fisica che ci piace” (Mondadori).

Un evento per il quale si prevede un’affluenza enorme, considerata la popolarità del personaggio. Vera e propria star dei social, con 744mila follower su Instagram e oltre 945mila su TikTok, la sua presenza in biblioteca ha richiesto alcune precauzioni in considerazione della capienza limitata della struttura: l’accesso sarà consentito esclusivamente ai possessori dei ticket gratuiti d’ingresso, disponibili a partire dalle 15 di domani, giovedì 13 aprile, sul circuito Eventbrite (https://www.eventbrite.com/e/biglietti-vincenzo-schettini-parole-di-frontiera-607057263617).

Vincenzo Schettini, pugliese, docente e violinista diplomato, è famoso per le sue spiegazioni, vivaci, divertenti, colorate ed efficaci, che rendono facile e comprensibile ogni concetto, soprattutto perché raccontano la fisica che c’è dietro le cose che vediamo e usiamo ogni giorno. Perché quando osserviamo una formica sollevare briciole che pesano 50 volte più di lei, non immaginiamo che è tutta una questione di forze; quando impostiamo il navigatore, non sappiamo che funziona così bene perché tiene conto della teoria della relatività; quando attraversiamo un cancello automatico con la nostra auto, non notiamo la meccanica quantistica che si cela dentro le cellule fotoelettriche all’ingresso. Con il suo libro, Schettini porta i lettori a fare una passeggiata nella vita reale e ogni evento diventa lo spunto per una nuova riflessione su come funziona il mondo.

A presentare libro e autore sarà l’assessore alla Cultura dell’amministrazione Melucci, Fabiano Marti, che vanta un rapporto di amicizia decennale con Schettini. «Prima di essere il professor Schettini, l‘influencer da decine di migliaia di follower e l’autore di un volume che ha ottenuto il primo posto nella classifica dei libri più letti d’Italia – ha raccontato Marti – Vincenzo è per me un grande amico. E sarà un piacere chiacchierare con lui e raccontare la sua storia, un esempio per tutti noi di come l’intelligenza e la capacità creativa, se messe al servizio dello studio e della preparazione tecnica, possano fare sempre la differenza. Vincenzo non ha semplicemente scritto un libro, ha fatto molto di più rendendo “potabile” una materia apparentemente ostica come la fisica e facendola diventare semplice per chiunque. Spero che questo modo di insegnare faccia proseliti tra i suoi colleghi, perché la passione per il proprio lavoro cambierà il mondo, ne sono certo».

Domenica 16 aprile 2023 presentazione del libro “Chiamatemi Leo” di Roberta Morleo

Sarà presentata domenica 16 aprile 2023, dalle ore 17, nell’agorà della Biblioteca Accalvio, la bibliografia “Chiamatemi Leo” del regista, attore e costumista Leo Pantaleo, nato nel 1939 e scomparso a Taranto nell’aprile del 2017.  Roberta Morleo, giornalista e autrice della biografia, edita da Scorpione Editrice, cominciò a scrivere la storia della vita, privata e professionale, di Pantaleo attraverso i racconti del regista suo amico, quando, agli inizi degli anni duemila, ne curava le pubbliche relazioni nel piccolo teatro di via Matteotti, a Taranto.

Leo Pantaleo è stato per Taranto una figura importante sul piano artistico e culturale, dall’enorme spessore umano e dalla forte personalità. Nato ad Alberobello, vissuto fra Taranto e Roma, ha calcato i più prestigiosi palcoscenici italiani, lavorando con registi del calibro di Fellini, Patroni Griffi, Comencini, Rossellini e Strehler, portando il suo personalissimo talento anche all’estero. ll suo teatro e i corsi teatrali da lui realizzati sono stati fucina di giovani aspiranti attori che ora calcano le scene nazionali.

La sua scheda biografica – curata anch’essa da Roberta Morleo – è consultabile al Mudit, il Museo degli Illustri Tarantini, inaugurato a Taranto ad ottobre 2022. 

L’opera – che porta anche la sua firma – si sviluppa in 300 pagine, riccamente illustrate con foto per la gran parte inedite, e percorre le molteplici tappe di una storia straordinaria, ricca di colpi di scena e mai uguale a se stessa, come era, ed è stato fino alla fine, il suo poliedrico protagonista, istrionico e imprevedibile, innamorato dell’arte in tutte le sue forme.   

Premio Leogrande

da oggi fino a sabato 15 aprile 2023, dalle ore 18, è possibile seguire le interviste ai candidati al Premio Leogrande sui canali Facebook e YouTube dell’Associazione Presìdi del libro.

Segui le interviste e lascia un commento.

Per conoscere il vincitore, della VII edizione, del Premio Leogrande l’appuntamento è per il prossimo 6 maggio al Teatro Fusco di Taranto.

Progetto ERASMUS/ Etwinning “From Mountain To Sea”

Magnifique” magnifica è l’aggettivo utilizzato dalla responsabile delle delegazione francese per definire la biblioteca Acclavio che ha avuto il privilegio di ospitare la giornata conclusiva del Progetto ERASMUS Etwinning “From Mountain To Sea”. Al percorso formativo, per la salvaguardia dell’ambiente, hanno preso parte Ventiquattro studenti e studentesse delle seconde, terze e quarte classi del Liceo Linguistico e Scientifico G. Ferraris di Taranto e del Liceo La Saulaie di ST Marcellin.

Il Progetto, in lingua inglese, ha permesso agli studenti e studentesse provenienti dalla Francia di vivere la cultura e il territorio tarantino. Tante le attività svolte tra cui la visita a realtà tipiche del territorio come le Masserie che hanno scelto di produrre nel rispetto dell’ambiente, la visita alle Saline Monaci, al Ketos Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei, al Museo Archeologico Nazionale di Taranto MarTa.

L’esperienza appena compiuta ha fatto registrare un bilancio assolutamente positivo così come sottolineato rispettivamente dalla docente francese, Perrine Mignot, e dalla docente referente del progetto per il Liceo Ferraris Kendra Romero Sierra. Una esperienza hanno sottolineato le due professoresse che ha permesso agli allievi coinvolti di stringere nuove amicizie, di approfondire temi importanti riferiti all’ambiente e alla difesa dell’ecosistema. Prossimo appuntamento del progetto ottobre mese in cui saranno i ragazzi e le ragazze italiane ad essere ospitate in Francia.

Incontro territoriale di presentazione del Sistema Regionale dei Servizi Bibliotecari

Una straordinaria partecipazione ha salutato, nell’Agorà, della biblioteca Acclavio l’incontro territoriale di presentazione del nuovo Sistema Regionale dei Servizi Bibliotecari.  Un momento, di importante confronto, con le biblioteche del territorio, in cui è stata presentata la convenzione che le biblioteche dovranno sottoscrivere per entrare, a pieno titolo, nel Sistema Regionale dei sevizi bibliotecari. Il progetto ha come obiettivo la costruzione di una biblioteca diffusa sul territorio. In questo modo le biblioteche potranno promuovere politiche di cooperazione finalizzate a migliorare la qualità e la quantità dei servizi offerti al pubblico, rendendo possibile nei fatti la crescita del territorio in cui operano diventando luoghi privilegiati di aggregazione culturale. Ogni biblioteca che aderirà al Sistema regionale avrà a disposizione uno spazio web, all’interno di un portale di prossima presentazione, in cui sarà possibile accedere al catalogo online del polo PUG, ottenere informazioni sulle biblioteche e sull’organizzazione dei servizi, promuovere iniziative ed eventi culturali, interagire con gli utenti. Tantissime le domande poste dai rappresentanti delle biblioteche che hanno preso parte all’incontro a testimonianza del favore e dell’interesse per l’iniziativa di respiro regionale.

All’incontro aperto dal direttore, della Biblioteca Acclavio, avv. Gianluigi Pignatelli, hanno preso parte la dott.ssa Gabriella Begardi, direttrice del Polo Biblio-Museale di Foggia, nella veste di coordinatrice dell’ufficio regionale di coordinamento del Polo, l’Assessore alla Cultura del Comune di Taranto, avv. Fabiano Marti.  

Incontro con Giuseppe Vinci

Lunedì 27/03/2023 alle ore 17:00 ospitiamo nella nostra Biblioteca lo psicologo e psicoterapeuta Dott. Giuseppe Vinci, per la presentazione del suo libro “Essere terapeuti. Forza e fragilità dello psicoterapeuta e della psicoterapia”. Il Dott. Vinci inquadra le sue fondamentali domande sul terapeuta e il suo speciale sapere in un ambito a metà tra scienza e umanesimo, tra sapere e sentire, tra letteratura e ricerca, certezza e incertezza, tra conosciuto e inconosciuto o inconoscibile, tra una pratica acquisita con gli strumenti della tecnica, dello studio e della cultura, e un sapere che, pur racchiudendo in sé tutte queste conoscenze, esula da esse e ne è in qualche modo un presupposto imprescindibile, e presenta al suo fondo un elemento misterioso e da comprendere con strumenti non solo scientifici.