Mostra:“Le tracce dei lettori: gli incunaboli della Biblioteca Acclavio tra la materialità del libro e la storia dei suoi lettori”

La Biblioteca Civica Pietro Acclavio si inserisce nel prestigioso progetto “L’Impresa che fa cultura. Progetto di valorizzazione del patrimonio culturale”, una brillante iniziativa di Tgr Rai Puglia e Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia. Questa iniziativa è dedicata all’esaltazione delle bellezze pugliesi e, nell’ultima edizione, ha offerto a 1.500 giovani studenti l’opportunità unica di esplorare le ricchezze del patrimonio archeologico, archivistico, bibliografico e museale della regione Puglia.

Il racconto sugli incunaboli ha illuminato gli studenti e le studentesse sull’importanza della memoria conservata nelle Biblioteche. Molti ignorano il valore inestimabile delle annotazioni che facilitano la catalogazione delle opere. Queste note permettono di ricostruire il percorso storico del libro e di coloro che lo hanno sfogliato. Sono proprio questi appunti, disseminati tra le pagine, che consentono al bibliotecario di comporre una vera e propria carta d’identità dell’opera letteraria.

Per la dott.ssa Eugenia Croce “la logica cooperativa che è alla base della costruzione di questo strumento catalografico, frutto del lavoro di diverse persone che operano a distanza, diventa anche uno strumento che si pone al servizio della ricerca scientifica, in un armonioso dialogo tra l’ambito biblioteconomico e quello informatico, spesso distanti, ma su una strada matura e praticabile per mostrare quanto un fondo librario antico possa manifestare ancora storia pulsante e possa essere così valorizzato. La mostra infatti è nata a seguito della catalogazione degli incunaboli (primi libri a stampa a caratteri mobili del XV secolo) della Biblioteca Civica Pietro Acclavio nel MEI (Material evidence of Incunabola), una banca dati internazionale nata da un progetto dell’Università di Oxford ideato e coordinato dall’italiana Cristina Dondi, finalizzato al rilevamento di tutti i dati d’esemplare delle edizioni del XV secolo (note di possesso, decorazioni, legatura, postille, timbri, etc) che sono poi riversati in un database collegato all’Incunabola Short Title Catalogue (ISTC) della British Library”.

Per ulteriori informazioni sul progetto dell’Università di Oxford ,in cui sono presenti gli incunaboli della Biblioteca Acclavio, clicca qui: https://data.cerl.org/mei/_search?lang=it  

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