A cinquant’anni dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, assassinato all’idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975, la Biblioteca Civica “Pietro Acclavio” rende omaggio al poeta, scrittore, e intellettuale con una rassegna bibliografica speciale consultabile nell’Agorà.
Questa esposizione non solo celebra la vasta opera di Pasolini, ma mette in luce in modo particolare il suo significativo e poco noto legame con la città di Taranto.
Il “Premio Taranto”: L’Esordio di un Genio
Il rapporto di Pasolini con Taranto affonda le radici nella sua giovinezza, attraverso il prestigioso “Premio Taranto”, un concorso letterario sul tema marino che si tenne in città tra il 1949 e il 1952 con una giuria d’eccezione, presieduta nientemeno che da Giuseppe Ungaretti.
Pasolini partecipò al concorso in due edizioni cruciali per la sua carriera:
- 1951: Il Racconto che Anticipò i “Ragazzi di vita”
Pasolini partecipò con il racconto Terracina, classificandosi al secondo posto (con una menzione d’onore). Quell’anno, il primo premio andò a un altro gigante della letteratura, Carlo Emilio Gadda. Il testo è fondamentale perché i suoi protagonisti, Marcello e Luciano – due “ragazzi di vita” alle prese con la sopravvivenza – anticipano tematicamente le atmosfere e le figure del suo celebre romanzo Ragazzi di vita (1955).
- 1952: Pasolini partecipò nuovamente con il racconto Operetta marina.
La sua presenza al Premio Taranto, in un contesto che radunava il fior fiore degli intellettuali italiani (tra cui anche Carlo Bo e Aldo Palazzeschi), fu un momento cruciale che contribuì alla sua prima affermazione nel panorama letterario nazionale.
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