Presentazione del libro di poesia “Khnopff” di Alfonso Guida

Giovedì 27 aprile alle ore 17.30 Agorà della Biblioteca Acclavio

Alfonso Guida, in questo suo nuovo lavoro, “Khnopff”, (Edito dalla casa editrice Casa del Libro, in Taranto per la “Collana di Poesia Due Mari”), richiama il pittore simbolista belga, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Un viaggio letterario di memorie di letture passate incise come ferite e ancora vive. Questo è il Khnopff di Alfonso Guida, un discorso disincantato, che ama stare nei suoiconfini e che proprio da un’idea altissima e necessaria di confine trae la sua forza, la sua libertà.

A conversare con l’autore : Fabiano Marti, Assessore alla cultura del Comune di Taranto, Aldo Perrone, Presidente del Gruppo Taranto, scrittore ed operatore culturale, Barbara Gortan, Direttrice della collana e curatrice del libro, Enzo Ferrari, Direttore del quotidiano Taranto buonasera, Silvio Raffo, poeta e critico letterario, Antonio Mandese, editore.

L’attrice Roberta Fiordiponti ha letto alcune liriche. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione culturale Gruppo Taranto e la cooperativa Culturale Museion.

Alfonso Guida, è un poeta lucano.  È nato a San Mauro Forte (Matera)  nel 1973 dove tuttora vive. Legato alle figure di poeti come Beppe Salvia, Dario Bellezza, Amelia Rosselli e Paul Celan, ha pubblicato numerosi libri di versi.

Nel 1998 ha vinto il Premio Dario Bellezza per l’opera prima con la raccolta Il sogno, la follia, l’altra morte e nel 2002 il Premio Montale con la plaquette Le spoglie divise [15 stanze per Rocco Scotellaro] 

Con la casa Editrice Poiesis è uscito Il dono dell’occhio (2011) e Irpinia (2012); Ad ogni passo del sempre (Aragno, 2013); L’acqua al cervello è una foglia (LietoColle, 2014); con Il Ponte del Sale nel 2015 è uscita la raccolta Poesie per Tiziana, con Fallone, nel 2017 Luogo del sigillo; con Terra d’Ulivi Edizioni  ha pubblicato Il Tassidermista nel 2022.

Diverse le plaquette: Via CrucisNote di terapiaNous ne sommes pas les derniers.

Studenti e Studentesse del Liceo delle Scienze Umane “Vittorino Da Feltre” dialogano con la poetessa Mara Venuto

📚📚📚 Due classi del Liceo delle Scienze Umane “Vittorino Da Feltre” hanno incontrato nell’agorà della Biblioteca Acclavio , Mara Venuto, autrice del libro di poesie “Vora”. L’incontro rientra nelle attività di promozione alla lettura realizzare dalla Scuola.
In mattinata gli studenti e le studentesse, delle classi 1Fsu e 1Aes, accompagnate dalle professoresse, Cosima Scialpi, Mariella Di Gregorio, Francesca Garibaldi, hanno declamato le poesie dell’autrice tarantina. Una lettura suggestiva – intervallata da un accompagnamento musicale – realizzata nel luogo simbolo della lettura, la Biblioteca Acclavio. Bellissimo il dialogo avvenuto tra gli studenti e la poetessa Mara Venuto.📚📚📚

Abbiamo chieso alla poetessa, Mara Venuto, cosa significa, per lei, parlare di poesia a giovani studenti e studentesse.

Mara Venuto è nata a Taranto nel 1978, vive a Ostuni. Tra le sue pubblicazioni premiate: i monologhi teatrali Leggimi nei pensieri (2008), The Monster (2015, testo finalista al Mario Fratti Award 2014 di New York per la drammaturgia italiana); le raccolte poetiche Gli impermeabili (2016), Questapolvere la sparge il vento (2019), La lingua della città (2021).
Ha collaborato con note testate giornalistiche pugliesi, televisive, cartacee e online; in qualità di ghostwriter ed editor ha curato romanzi di grande successo per editori nazionali. Ha curato e pubblicato alcune antologie di prosa e poesia, tra cui un ciclo di volumi al femminile; è inclusa in numerose opere collettive di poesia, prosa e teatro; è presente in monografie critiche dedicate alla poesia italiana femminile contemporanea. Suoi testi originali e corti teatrali sono stati rappresentati con buon riscontro di pubblico e critica. Sue poesie sono state tradotte e pubblicate in sette lingue. È stata ospite di Festival internazionali di Poesia, tra cui: IX Festival di Poesia Slava a Varsavia nel 2016; XV Festival Trirema e poezisë Joniane a Saranda (Albania) nel 2021; XXVI Festival Ditët e Naimit a Tetova (Macedonia) nel 2022.

Presentazione del libro “Ad Alta Voce”

Nuovo appuntamento, con la buona lettura, nell’agorà della Biblioteca Acclavio che ha ospitato la presentazione del libro “Ad Alta Voce “scritto dal giornalista di La7 Massimo Mapelli.

Il giornalista, nato a Taranto, ha raccontato di aver mosso i primi passi nel mondo dell’informazione in una storica radio locale che aveva sede proprio nelle vicinanze della Biblioteca in cui oggi presenta il suo libro.

Il racconto, appassionato e schietto, di quello che significa essere un giornalista ha particolarmente interessato gli  studenti e le studentesse di “Taranto Legge” intervenuti alla presentazione del libro.

L’incontro con l’autore è stato aperto dall’Assessore alla Cultura, Fabiano Marti. Mapelli ha conversano con la giornalista, Monica Caradonna e l’insegnante, Grazia Di Todaro.

La dedica alla Città di Taranto e alla Biblioteca Accalvio da parte di Massimo Mapelli, in occasione della presentazione del suo libro “Ad Alta Voce” (Baldini + Castoldi)

Rassegna “Parole di Frontiera”

straordinario successo di pubblico

Con la presentazione del libro di Vincenzo Schettini, “La fisica che ci piace” è terminata, con un nuovo successo di pubblico, la Rassegna “Parole di Frontiera” svoltasi fa febbraio ad aprile nell’agorà della biblioteca Acclavio.

La Rassegna, che è stata un omaggio ad Alessandro Leogrande, è stata co-organizzata dal Comune di Taranto, da Programma Sviluppo con il supporto dei I Presidi del Libro.

 Ad aprire i pomeriggi d’autore, lo scorso 2 febbraio, è stato Paolo Bricco, che ha presentato il libro “Adriano Olivetti, un italiano del 900” (Rizzoli, 2022), insieme a lui sono stati affrontati i temi legati alle “frontiere del lavoro e dell’innovazione”.

 Il secondo appuntamento della rassegna, il 27 febbraio, ha ospitato Franco Arminio, che ha presentato il suo libro “Studi sull’amore” (Einaudi, 2022), con lui sono state approfondite le “frontiere del verso e dello sguardo”.

  nel terzo incontro, il 10 marzo, Fabio Bacà ha presentato il suo libro “Nova” (Adelphi e Book, 2021), in questo appuntamento sono state toccate le “frontiere dell’essere e della consapevolezza”.

 Quarto ed ultimo appuntamento con i Pomeriggi d’autore, nell’ambito della rassegna “Parole di Frontiera”, il 17 aprile, con Vincenzo Schettini e “La fisica che ci piace” (Mondadori, 2022), con lui è stato affrontato il tema delle “frontiere del digitale e della divulgazione”.

Ogni appuntamento è stato salutato da una considerevole partecipazione di pubblico, peraltro sempre parte attiva in tutti gli incontri.

 La rassegna – insieme: ai gruppi di lettura rivolti agli Istituti Superiori, agli incontri con gli alunni e alunne della scuola primaria, alla possibilità di poter leggere e studiare in biblioteca – rientra nelle attività di promozione alla lettura. Confermando il ruolo strategico, in termini di inclusività, partecipazione e promozione culturale, della Biblioteca Comunale Acclavio.

Presentazione del libro Ad Alta Voce di Massimo Mapelli

Agorà della Biblioteca Acclavio

Ad alta voce è il racconto di trent’anni di giornalismo vissuti in prima persona. Dalla formazione e gli esordi con l’esperienza di Rai Stereo Notte alla lunga marcia verso il praticantato e la conquista di una assunzione in pianta stabile dopo dieci anni di lavoro precario e le collaborazioni nella carta stampata e in televisione tra stampa periodica, la Rai e Tmc News.

C’è il vissuto delle esperienze da inviato in Italia e all’estero anche al seguito delle missioni militari.

I momenti epocali, in diretta da piazza San Pietro e in conduzione nei giorni della fine del pontificato di Giovanni Paolo II.

Gli approfondimenti, dall’inchiesta al documenta- rio e le grandi interviste. Il racconto del lavoro in Antartide e nelle regioni dell’Artico per spiegare gli effetti del riscaldamento globale e delle calamità come il terremoto dell’Aquila e il vertice del G8.

La cronaca giudiziaria e il lavoro sui grandi processi dalla revisione del caso Calabresi, da cui nacque la rubrica dal carcere di Adriano Sofri, fino al delitto di Meredith Kercher.

Il rapporto, raccontato senza reticenze, con editori e direttori, da Sandro Curzi ad Antonio Lubrano. E, dopo la nascita de La7, da Nino Rizzo Nervo a Giulio Giustiniani, da Antonello Piroso fino all’era Mentana. Questo libro è una riflessione sulla professione giornalistica, sul presente e il futuro dell’editoria. Attraverso un racconto che si snoda in un arco di tempo in cui tutto è cambiato. Fino all’era dei social media, delle fake news e dopo l’impatto della guerra in Ucraina e della pandemia del coronavirus sulle nostre vite.

L’autore Massimo Mapelli

Massimo Mapelli (Bari 1967), giornalista professionista, lavora al Tg La7 dove ricopre l’incarico di vice-capo della redazione Cronaca e di inviato. Negli ultimi anni si è occupato di importanti in- chieste giudiziarie e ha seguito grandi fatti di cronaca in Italia e all’estero. Ha maturato particolari competenze nei settori Giustizia, Sicurezza, Difesa e Geopolitica. Ha realizzato reportage, interviste e approfondi- menti anche per le rubriche e gli speciali del Telegiornale di La7, di cui ha condotto l’edizione della notte e la Rassegna Stampa. Docente di giornalismo televisivo e di tecnica del linguaggio radiofonico è autore di studi e pubblicazioni di critica letteraria e sociologia delle comunicazioni di massa.

Presentazione “Chiamatemi Leo”

Un successo di pubblico ha salutato, nell’agorà della Biblioteca Acclavio, la presentazione della biografia “Chiamtemi Leo” curata da Roberta Morleo, Scorpione Editrice.

Biografia di Leo Pantaleo scritta da Roberta Morleo. «Il volume tratta la figura di Leo Pantaleo nato ad Alberobello il 27 dicembre del 1939 e morto a Taranto il 13 aprile del 2017. Attore, regista, costumista, pittore. È stato autore di numerosi testi teatrali e ha operato in numerosi teatri italiani. Leo Pantaleo, è stato inserito tra i personaggi illustri del MUDIT (Museo dei personaggi illustri tarantini). Prima appunti, poi diario, questo testo è stato per anni cantiere, sempre aperto, di annotazioni veloci, percezioni scolpite a penna e tumulti del cuore. È diventato libro solo grazie ai miei tanti amici, agli amici di Leo e al tempo, che ha reso ancor più grande, sempre di più, tutto ciò che ho avuto la fortuna, immensa, di conoscere da molto vicino.» (l’autrice)

La dedica, dell’autrice Roberta Morleo, alla città di Taranto e alla Biblioteca Acclavio.

“Parole di Frontiera”, alla biblioteca “Acclavio” Vincenzo Schettini e il suo “La fisica che ci piace”.

Ticket gratuiti su Eventbrite

Ultimo appuntamento con la rassegna letteraria “Parole di Frontiera”, organizzata dal Comune di Taranto e da “Programma Sviluppo” con il supporto de “I Presìdi del Libro Taranto”. Protagonista e ospite dell’incontro in programma lunedì 17 aprile alle 16:30, nella Biblioteca Comunale “Pietro Acclavio”, sarà Vincenzo Schettini, il professore di Fisica più amato del web, che presenterà il suo libro “La fisica che ci piace” (Mondadori).

Un evento per il quale si prevede un’affluenza enorme, considerata la popolarità del personaggio. Vera e propria star dei social, con 744mila follower su Instagram e oltre 945mila su TikTok, la sua presenza in biblioteca ha richiesto alcune precauzioni in considerazione della capienza limitata della struttura: l’accesso sarà consentito esclusivamente ai possessori dei ticket gratuiti d’ingresso, disponibili a partire dalle 15 di domani, giovedì 13 aprile, sul circuito Eventbrite (https://www.eventbrite.com/e/biglietti-vincenzo-schettini-parole-di-frontiera-607057263617).

Vincenzo Schettini, pugliese, docente e violinista diplomato, è famoso per le sue spiegazioni, vivaci, divertenti, colorate ed efficaci, che rendono facile e comprensibile ogni concetto, soprattutto perché raccontano la fisica che c’è dietro le cose che vediamo e usiamo ogni giorno. Perché quando osserviamo una formica sollevare briciole che pesano 50 volte più di lei, non immaginiamo che è tutta una questione di forze; quando impostiamo il navigatore, non sappiamo che funziona così bene perché tiene conto della teoria della relatività; quando attraversiamo un cancello automatico con la nostra auto, non notiamo la meccanica quantistica che si cela dentro le cellule fotoelettriche all’ingresso. Con il suo libro, Schettini porta i lettori a fare una passeggiata nella vita reale e ogni evento diventa lo spunto per una nuova riflessione su come funziona il mondo.

A presentare libro e autore sarà l’assessore alla Cultura dell’amministrazione Melucci, Fabiano Marti, che vanta un rapporto di amicizia decennale con Schettini. «Prima di essere il professor Schettini, l‘influencer da decine di migliaia di follower e l’autore di un volume che ha ottenuto il primo posto nella classifica dei libri più letti d’Italia – ha raccontato Marti – Vincenzo è per me un grande amico. E sarà un piacere chiacchierare con lui e raccontare la sua storia, un esempio per tutti noi di come l’intelligenza e la capacità creativa, se messe al servizio dello studio e della preparazione tecnica, possano fare sempre la differenza. Vincenzo non ha semplicemente scritto un libro, ha fatto molto di più rendendo “potabile” una materia apparentemente ostica come la fisica e facendola diventare semplice per chiunque. Spero che questo modo di insegnare faccia proseliti tra i suoi colleghi, perché la passione per il proprio lavoro cambierà il mondo, ne sono certo».

Domenica 16 aprile 2023 presentazione del libro “Chiamatemi Leo” di Roberta Morleo

Sarà presentata domenica 16 aprile 2023, dalle ore 17, nell’agorà della Biblioteca Accalvio, la bibliografia “Chiamatemi Leo” del regista, attore e costumista Leo Pantaleo, nato nel 1939 e scomparso a Taranto nell’aprile del 2017.  Roberta Morleo, giornalista e autrice della biografia, edita da Scorpione Editrice, cominciò a scrivere la storia della vita, privata e professionale, di Pantaleo attraverso i racconti del regista suo amico, quando, agli inizi degli anni duemila, ne curava le pubbliche relazioni nel piccolo teatro di via Matteotti, a Taranto.

Leo Pantaleo è stato per Taranto una figura importante sul piano artistico e culturale, dall’enorme spessore umano e dalla forte personalità. Nato ad Alberobello, vissuto fra Taranto e Roma, ha calcato i più prestigiosi palcoscenici italiani, lavorando con registi del calibro di Fellini, Patroni Griffi, Comencini, Rossellini e Strehler, portando il suo personalissimo talento anche all’estero. ll suo teatro e i corsi teatrali da lui realizzati sono stati fucina di giovani aspiranti attori che ora calcano le scene nazionali.

La sua scheda biografica – curata anch’essa da Roberta Morleo – è consultabile al Mudit, il Museo degli Illustri Tarantini, inaugurato a Taranto ad ottobre 2022. 

L’opera – che porta anche la sua firma – si sviluppa in 300 pagine, riccamente illustrate con foto per la gran parte inedite, e percorre le molteplici tappe di una storia straordinaria, ricca di colpi di scena e mai uguale a se stessa, come era, ed è stato fino alla fine, il suo poliedrico protagonista, istrionico e imprevedibile, innamorato dell’arte in tutte le sue forme.   

Premio Leogrande

da oggi fino a sabato 15 aprile 2023, dalle ore 18, è possibile seguire le interviste ai candidati al Premio Leogrande sui canali Facebook e YouTube dell’Associazione Presìdi del libro.

Segui le interviste e lascia un commento.

Per conoscere il vincitore, della VII edizione, del Premio Leogrande l’appuntamento è per il prossimo 6 maggio al Teatro Fusco di Taranto.