Agorà ACCLAVIO: Si declamano versi danteschi

alunni e alunne seconde classi Istituto Comprensivo Renato Moro

Un gruppo di alunne e alunni delle seconde classi – dell’Istituto Comprensivo Renato Moro – vestiti di tutto punto declamano versi danteschi. Accompagnati dalle loro insegnati hanno scelto di fare questa esperienza in biblioteca.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività del PON “Raccontiamo un Mondo di Emozioni”. Il PON è finalizzato ad entrare in contatto con la propria sfera emotiva.

Biblioteca ACCLAVIO: 100 anni Claudio De Cuia

Una festa del papà d’eccezione quella appena conclusasi nell’agorà della biblioteca ACCLAVIO in onore di uno dei suoi figli più illustri. Stiamo parlando di Claudio De Cuia che lo scorso 16 marzo, ha compiuto 100 anni.

L’iniziativa – fortemente voluta da parenti e amici – è stata un tributo importante per De Cuia che per oltre 40 anni della sua vita si è speso nella ricerca, nel recupero e nella promozione delle tradizioni tarantine. Un attaccamento alla città resosi ancora una volta evidente al moneto della consegna dello stemma del Comune di Taranto, da parte del responsabile della biblioteca, avv. Gianluigi Pignatelli. Avuto tra le mani lo stemma di Taranto De Cuia ha così ringraziato: “lo terrò con me come si tiene qualcosa di importante”.

Claudio De Cuia: “lo terrò con me come si tiene qualcosa di importante”

l’iniziativa alla presenza della famiglia e dei tanti amici che hanno voluto esserci è stata l’occasione per ricordare le tante opere realizzate dall’illustre tarantino, socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia.

Nella sua attività di scrittore De Cuia ha raccontato le tradizioni e la storia della sua città , a composto numerose poesie e ha trascritto il Vangelo secondo Giovanni in versi in dialetto tarantino. Si è inoltre dedico all’attività grafica artistica che figurano in numerose raccolte pubbliche e private. Per tutto questo è considerato custode e cultore della città che continua ad amare profondamente.

biblioteca ACCLAVIO

Seminario sulle “Competenze Trasversali”

Un seminario sulle competenze trasversali rivolto alle studentesse e agli studenti, dell’Istituto Tecnico Economico Statale Polo Commerciale Pitagora di Taranto.

Il seminario – di martedì 17 marzo 2022 – rientra nelle attività dello Sportello Informa Giovani, operativo presso la biblioteca ACCLAVIO.

AVVISO ALL’ UTENZA DELLA BIBLIOTECA ACCLAVIO

Possibilità di disservizi per lavori in corso nei foni della Biblioteca

A partire da giovedì 10.03.22,sino a fine lavori, i servizi di consultazione dei quotidiani/riviste e il prestito dei libri potrebbero subire ritardi o non essere effettuati.
I lavori in corso, infatti, potrebbero rendere inaccessibile i fondi e l’Emeroteca al personale della Biblioteca.
Pertanto, in considerazione dei possibili disservizi ci scusiamo anticipatamente con l’utenza, nella speranza che tale situazione possa risolversi nel più breve tempo possibile.

Il personale della biblioteca ACCLAVIO ringrazia per la collaborazione

8 marzo 2022: Biblioteca ACCLAVIO i nostri suggerimenti di lettura

I diritti delle donne sono una responsabilità di tutto il genere umano; lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità;  il rafforzamento del potere di azione delle donne significa il progresso di tutta l’umanità.

(Kofi Annan)

Bibliografia:

  • BucchettiValeria “Cattive Immagini” design della comunicazione, grammatiche e parità di genere. Milano –FrancoAngeli – (2021)
  • Forbice Aldo “Comprare Moglie” cronache di schiavitù e violenza. Bologna – Marietti – (2021)
  • Harmange Pauline “Odio gli Uomini”– Garzanti – (2021)
  • Guerra Jennifer “Il Corpo Elettrico” il desiderio del femminismo che verrà. VI Edizione- Città di Castello(PG) – TLON – (2021)
  • Tiburi Marcia “Il contrario della Solitudine” manifesto di un femminismo in comune. San Giuliano Milanese (MI) –  effeq – (2020)
  • Salvatore Contessini e Salvatore Sblando “Dalla Stessa Parte” uomini contro la violenza sulle donne – Milano – La vita felice – 2021
  • Alonzi Maria Beatrice “Non voglio più piacere a tutti” trova il coraggio di amare chi sei e vivere la vita che vuoi. V edizione – Trebaseleghe (Pd) – Vallardi – (2021)
  • Lalli Pina “L’amore non uccide” Femminicidio e discorso pubblico: cronaca, tribunali, politiche. Trento – Il Mulino (2020)
  • Dino Alessandra “Femminicidi a Processo” dati stereotipi e narrazioni della violenza di genere.San Giuliano Milanese – Deviazioni – (2021)
  • Dal Pozzolo Luca “Il patrimonio culturale tra memoria, lockdown e futuro” San Giuliano Milanese – Editrice Bibliografia – (2021)
  • Cheng Eugenia “X + Y” Un manifesto per ripensare la questione di genere. Seggiano di Pioltello – Ponte alle Grazie – (2021)
  • Bonsangue Monica “La violenza psicologica nelle copie” Cosa c’è prima del femminicidio. Palermo – Dario Flaccovio Editore – (2021)
  • Borghi Beatrice Catino Maria Rosaria “Sante e Streghe” Storie di donne del Medioevo. Piacenza – Minerva – (2019)
  • Misserville Giuliana “Donne e Fantastico” Narrativa oltre i Generi. San Giovanni Milanese – MIMESIS/De Genere (2020)
  • Ulivi Manuela “VIVE e LIBERE” La violenza sulle donne raccontata dalle donne. Cinisello Balsamo (MI) – San Paolo – (2019)
  • Sady Doyle Jude Ellison “Il mostruoso Femminile” Il patriarcato e la paura delle donne. Città di Castello – TLON –(2021)

8 Marzo 2022 Biblioteca ACCLAVIO: L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA

Il contributo è dedicato alle nuove generazioni a cui spetta il compito di conservare e difendere i diritti delle donne in un cammino costante di superamento degli stereotipi. La cultura, la conoscenza o più semplicemente la curiosità possono aiutare molto in questo senso.

Se qualcuno pensa che la libertà, l’uguaglianza, il rispetto tra i generi, sia acquisito per sempre è in grave errore. Tutti i valori di civiltà, democrazia e diritti umani, hanno necessità di essere curati e difesi e per averne cura è indispensabile la memoria. Ci permettiamo di iniziare questo nostro contributo per 8 marzo 2022 – Giornata Internazionale della Donna – con le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che per ben 18 volte ha pronunciato la parola “dignità”, nel suo discorso di giuramento in Parlamento lo scorso 3 febbraio 2022: “Dignità è impedire la violenza sulle donne, profonda, inaccettabile piaga che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell’educazione, dell’esempio…Dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità…La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo. Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono piuttosto il freno di ogni prospettiva di crescita. Nostro compito – come prescrive la Costituzione – è rimuovere gli ostacoli. Accanto alla dimensione sociale della dignità, c’è un suo significato etico e culturale che riguarda il valore delle persone e chiama in causa l’intera società”.

Pertanto, facendo nostre le parole del Presidente della Repubblica proveremo a dare il nostro contributo perché diventino patrimonio comune. In questo senso come agorà della cultura la biblioteca ACCLAVIO ha un fondo con un nutrito numero di libri e di giornali che sono a disposizione della comunità, da leggere e consultare in biblioteca o a casa. In tal senso abbiamo ritenuto utile realizzare una breve bibliografia in cui è possibile farsi un’idea degli ultimi libri a disposizione.

nuovi arrivi

Mentre pensavamo quale avrebbe potuto essere il nostro contributo in un periodo in cui la guerra in Ucraina, i talebani in Afganistan e i numerosi conflitti in corso nel mondo – in cui le donne sono doppiamente vittime – ci fanno capire come i principi, di democrazia e libertà, ritenuti acquisiti non lo siano affatto. Abbiamo deciso di dedicare il nostro contributo alle nuove generazioni che per dato anagrafico non hanno vissuto in prima persona le lotte che hanno segnato un cambiamento importante per le donne. Una sorta di passaggio di testimone che permetta da un lato di mantenere viva la memoria e dall’altro lato di rendere quelle conquiste cultura comune. Crediamo che mai come in questo momento debba essere ribadito il valore del rispetto e della PACE.

Per le giovani generazioni il principio di autodeterminazione o più semplicemente perseguire i propri desideri è un diritto. Eppure, nonostante i tanti passi avanti compiuti dal termine della seconda guerra mondiale ad oggi, non possiamo esimerci dal dire che ancora molto resta da fare e che la società in cui viviamo non garantisce le stesse opportunità per una donna rispetto ad un uomo.

 Le donne ancora oggi non hanno le stesse opportunità nel mondo del lavoro e in moltissimi casi nella vita privata, nella società sono presenti cliché duri a morire. Un dato per tutti deve farci riflettere. Nel 2021 le vittime di omicidi sono state 295, 118 donne, di cui 102 assassinate in ambito familiare/affettivo e70 per mano del partner o ex partner. Una donna uccisa ogni tre giorni. Un dato allarmante che pone in un’evidenza, preoccupante, come i rapporti di genere nella nostra società siano ben lontani da essere risolti. In questo contesto riteniamo utile ricordare le conquiste compiute dalle donne sulle quali è importante tenere alta l’attenzione. La prima grande conquista è quella del diritto al voto attivo e passivoil 2 giugno 1946, si tratta del referendum in cui si chiede ai cittadini/e di scegliere tra Monarchie e Repubblica.

Un altro importante risultato è rappresentato dal divieto di licenziamento a causa di matrimonio nel 1963. Nel periodo fascista le donne potevano perdere il lavoro a causa del matrimonio e di una maternità. Nonostante il risultato raggiunto nel 1963 – che prevedeva in caso di licenziamento per matrimonio o maternità di poter fare ricorso e chiedere il reintegro – per lungo tempo i datori di lavoro, con una pratica illegale, all’atto dell’assunzione facevano firmare le dimissioni in bianco firmate alle lavoratrici. Anche lavorare nei pubblici uffici è stata per le donne una graduale conquista dal 1963 le donne possono entrare in Magistratura, mentre bisognerà aspettare 1981 perché le donne siano ammesse nel Corpo di Polizia e il 1999 per essere ammesse nelle Forze Armate.

Sarà il 1970 a segnare un passaggio importante nell’ambito familiare con l’approvazione della legge sul divorzio che in prima battuta viene concesso dopo 5 anni di separazione che si ridurranno a tre a partire dal 1987.

Un ulteriore importante passaggio è rappresentato dalla riforma del diritto di famiglia siamo nel 1975 con i coniugi che finalmente diventano pari dinanzi alla legge, vi è la comunione dei beni, i figli nati dentro e fuori il matrimonio hanno pari diritti. Un importante passo in avanti rispetto alla legge del 1942 in cui la moglie era totalmente sottomessa alla podestà maschile.

Il 1978 segna un ulteriore importante passaggio per la vita delle donne. È questo l’anno in cui è approvata la legge 194 sull’aborto. Da questo momento l’interruzione di gravidanza è possibile per motivi di salute della donna, del nascituro, motivi personali e circostanze legate al concepimento come lo stupro. Prima a questa legge le donne che praticavano l’aborto lo facevano clandestinamente dalle così dette mammane rischiando la vita e spesso morendo sotto i ferri.

Il così detto delitto d’onore nel codice penale era sanzionato con pene minori – che andavano dai 3 ai 7 anni di reclusione – rispetto ad un omicidio commesso per ragioni diverse. Nel 1981 scompare questa parte della legge e scompare anche il matrimonio riparatore che per anni ha permesso a stupratori di evitare la condanna sposando la vittima estinguendo così il reato.

Nel 2010 l’Italia – con la legge sulle pari opportunità nel mondo del lavoro – percepisce le direttive della Comunità Europea promuove la flessibilità oraria, rivede il congedo parentale e promuove incentivi destinati all’imprenditoria femminile, sono inoltre introdotte sanzioni sulle molestie sessuali sul lavoro. Siamo nel 2011quando si sente la necessità di una legge sulle quote rosa in cui è stabilito che nei consigli di amministrazione delle aziende quotate in borsa abbiano almeno un quinto di donne al loro interno. Quota rosa che salirà ad un terzo del 2015.

Siamo nel 2013 e si registra un’escalation di omicidi contro le donne. Già nel 2009 la legge contro lo stalking prevede che pedinare, ossessionare una donna con diversi mezzi è reato. Nel 2013 le pene sono inasprite in presenza di minori. Nello stesso anno l’Italia ratifica la Convenzione di Istanbul con la legge n. 77 del 27 giugno.  La Convenzione di Istanbul introduce nuove tipologie di reato come: la violenza psicologica, atti persecutori e stalking, violenza sessuale, matrimonio forzato, mutilazioni genitali femminili, aborto forzato, sterilizzazione forzata. La Convenzione gisce su più fronti attraverso azioni chiamate “le 4 P – Prevenzione, Punizione, Protezione, Politiche integrate” e che sono inserite nei “Piani
nazionali sulla violenza maschile contro le donne”.

Il 2019 con l’adozione del così detto “Codice rosso” segna un altro passo in avanti in difesa delle donne vittime di violenza, la legge 19 luglio 2019, n. 69 reca “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”. Il provvedimento con 21 articoli introduce una nuova categoria dei reati di violenza domestica o di genere in cui rientrano il reato di maltrattamenti contro conviventi o familiari, violenza sessuale aggravata o di gruppo, atti sessuali con minorenne, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o nell’ambito di relazioni di convivenza. Lo stesso provvedimento introduce delle nuove disposizioni penali, volte all’irrigidimento del trattamento sanzionatorio.

Quanto sopra riportato, intende essere una traccia dalla quale partire per capire e sapere. Dietro le leggi, le convenzione, c’è l’impegno di uomini e donne che quotidianamente si spendono per garantire che le violenza sulle donne e le pari opportunità entrino a far parte delle nostra cultura, della quotidianità della vita. La speranza è che mantenendo la memoria vi sia sempre un presidio su questi temi, attento a non far scivolare il mondo indietro di secoli, le cronache di questi giorni ne sono un crudele e terribile esempio.

 La biblioteca ACCLAVIO offre in rete una breve bibliografia e invita quanti ne abbiano voglie a venire a leggere o prendere in prestito i libri o chiedere di poter consultare giornali nei quali è possibile leggere articoli su questi argomenti al fine di realizzare insieme un cammino costante di superamento degli stereotipi e costruire insieme un mondo in cui le parole guerra, violenza, siano bandite perché ritenute semplicemente incomprensibili.

Presentazione del libro Ulisse e l’Elefante

Biblioteca ACCALVIO venerdì 4 marzo 2022 ore 18.00, via Salinella 31 Taranto.

Il libro è una carrellata di scherzi, di birbonate, di situazioni paradossali di una banda di ragazzacci che Varlaro nobilita chiamandola “Il Battaglione” ma che ragazzacci rimangono. In questa carrellata viene rappresentata una varia umanità di ragazzi: c’è l’estroso, il leader, il più bravo di tutti, il creativo, quello che inventa e organizza le goliardate, quello che è il più capace con le donne ma anche quello che le busca per primo ed è a sua volta vittima anch’esso dei suoi stessi scherzi, c’è il soggetto di tutti, c’è il più ingenuo, il meno bravo quello che fa parte della banda ma subisce l’angheria degli altri, c’è il braccio destro del capo che è lo stesso Cico (l’autore, n.d.R.). Insomma c’è una varietà di personalità e di caratteri che negli anni ‘60 era normale trovare fra gli studenti di tutte le scuole e che probabilmente oggi non troveremmo più perché la scuola è diventata più seriosa, anche se meno colta, meno spensierata anche se ha meno privazioni e più privilegi di quella di allora. Il libro si snoda per il novanta per cento nel racconto delle goliardate di questa banda di amici per la pelle guidata da Ulisse e fino alle ultime quattro pagine rimani convinto che si tratta di un libro leggero, allegro e spensierato. Poi all’improvviso arrivano le ultime quattro pagine e capisci che il libro è un’altra cosa. È un monumento all’amicizia, ad un’amicizia indimenticabile, quella tra Cico e Ulisse, il ricordo di un rapporto tra due ragazzi che si sono voluti bene, un’amicizia che pro-metteva di essere “per sempre”, la storia di due amici per la pelle che sono stati strappati l’uno all’altro solo dalla prematura fine di uno dei due (dalla prefazione di Mario Guadagnolo).

L’AUTORE
Nasco a Taranto il 25 novembre 1953, città in cui ho vissuto sino al 1972 ed ho frequentato il glorioso liceo scientifico “Battaglini”. Dopo la maturità, mi sono iscritto alla facoltà di Medicina e Chirurgia, presso l’Università di Bologna, dove, nel 1978, ho conseguito la laurea a punteggio pieno. Dal 1976 ho iniziato a frequentare l’Istituto Ortopedico Rizzoli e nel 1980 mi sono iscritto, sempre nello stesso Istituto, al corso di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia terminato a pieni voti nel 1984. Dal marzo del 1981 ho lavorato come assistente e poi come aiuto di ruolo presso l’ospedale civile di Pordenone che ho lasciato per ritornare a Taranto nel 2008 come vice primario del reparto di ortopedia del “SS.Annunziata”. Nel 2013 sono stato nominato direttore di struttura semplice, concludendo la mia carriera nella Sanità nel 2018, anno in cui sono andato in pensione. Oltre alla professione, ho diversi interessi, sportivi, politici ed scrivo per diverse testate giornalistiche su sport, musica, sicurezza stradale (istruttore di guida sicura) e  politica. La mia più grande passione, però, sono state le gare su circuiti, dapprima in moto, poi in kart. Ho partecipato per 26 anni, sempre al Nord, con discreto successo, a campionati regionali, italiani ed italiani a squadre e a qualche gara internazionale. Dal 2000 ho iniziato a correre in auto, vincendo il campionato italiano prototipi “Formula Driver” nel 2005-2006 . Quando è possibile, partecipo a qualche gara di “Formula Challenge” (Giuseppe Varlaro)

Emeroteca ACCLAVIO

La consultazione quotidiana dei giornali e delle riviste custodite nell’Emeroteca riscuote un grande interesse tra i frequentatori della biblioteca ACCLAVIO.

Per poter usufruire del servizio è sufficiente inviare una mail a infobiblio@comune.taranto.it telefonare allo 099 4581850 o venire in biblioteca dove il personale del reference è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18.00.

Come tutti i servizi bibliotecari è necessario possedere la tessera della biblioteca.